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I Vini della Regione Abruzzo

Il TERRITORIO

Il territorio abruzzese è naturalmente predisposto alla vitivinicoltura; Tutelata da quattro parchi, riserve naturali e aree protette, si estende dai massicci del Gran Sasso d’Italia & della Majella con un susseguirsi di ambienti incontaminati tra colline, altopiani e pianure lussureggianti fino al Mar Adriatico e garantisce a vigneti e uliveti un microclima ideale per vegetare e produrre straordinaria qualità.

La produzione dei vini abruzzesi ha una storia molto antica, dall’Impero Romano la vite veniva coltivata nella regione, ma le prime coltivazioni si devono ai Fenici ed ai Greci, che colonizzarono il territorio prima dei romani.

Il greco Polibio decantò le virtù terapeutiche del vino per curare le ferite dei soldati e rinvigorire la forza dei combattenti.
Il poeta Ovidio, abruzzese ante litteram, celebrò il vino di questa regione; come anche Marziale nei suoi epigrammi testimoniava come i vini abruzzesi imbandissero le tavole dei nobili romani.

La coltura delle vite ha segnato profondamente la storia, le tradizioni e il lavoro degli abruzzesi e si è consolidata nei secoli.

Negli anni ha via via abbandonato le aree più difficili per ridistribuirsi in quelle più vocate della collina litoranea, principalmente nella provincia Teatina.

La forma di allevamento maggiormente diffusa è la pergola abruzzese che rappresenta oltre l’80% del vigneto regionale.

Il Montepulciano d’Abruzzo rappresenta più della metà della base ampelografica regionale, è il vitigno di riferimento dell’omonima DOC, che vanta anche la tipologia Cerasuolo. Si hanno notizie certe sulla sua presenza in Abruzzo sin dalla metà del ‘700.
Seguono poi il vitigno bianco Trebbiano d’Abruzzo, altro protagonista della storia vitivinicola abruzzese e i vitigni autoctoni Pecorino, Cococciola…

Una rarità incastonata tra morbide colline

Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino
Galeano